Conegliano - Località di internamento

Conegliano è la località scelta dal Ministero dell'Interno per ospitare dall'8 giugno 1942 una famiglia di internati "proteggendi" (che ha chiesto la protezione dell'Italia perché minacciata dai partigiani). Si tratta di Emilio Perko, nato a Zagabria nel 1901, di sua moglie Hilda Polak, dei figli Alessandro e Silvester, nonché di una figliastra, che porta lo stesso nome della madre Hilda (vedi AC00217).

La famiglia rimane a Conegliano fino al 14 agosto del 1943, quando una parte di essa (il padre e un figlio), dopo aver ricevuto il nulla osta dalla Questura di Lubiana, fa rientro a Longatico (Logatec) (vedi AC00216).

In precedenza, esattamente il 19 settembre 1942 sono arrivati a Conegliano altri 5 internati protettivi (vedi AC00678). Si tratta di cinque giovani donne: Maria Livk, Maria Hajam, Mirka Peterlin, Giuseppa Mondrian e Gabriella Somrak.

Nel comunicare per telegramma la notizia, la prefettura di Treviso chiede al Ministero dell'Interno (Ispettorato per i Servizi di Guerra), quale sia il sussidio da assegnare agli internati proteggendi (vedi AC00675).

L'ispettore Giuseppe Stracca risponde con una breve lettera, da cui si capisce che il sussidio per le persone che hanno chiesto protezione all'Italia perché minacciate dai ribelli, è esattamente uguale a quello previsto per gli internati repressivi, cioè alle persone deportate in Italia in quanto "congiunte di ribelli" (vedi AC00676 e P109).

L'unica altra informazione di cui disponiamo al momento sugli internati protettivi di Conegliano è il trasferimento di Giuseppa Modrijan a Bassano del Grappa presso la famiglia di Sisto Oliana (probabilmente perché assunta come come domestica) (vedi AC00187).