Dire Dawa - Campo di concentramento

Dire Dawa - Etiopia

Tipo di campo

Campo di concentramento in funzione nel 1937
Fonte: TMT1 TMB1 TIZ1

Storia

Michel Tessema viene internato per sole 36 ore nel campo di Dire Dawa, ma il suo ricordo è molto preciso:

“Tutti i prigionieri erano terrorizzati dalla mancanza di acqua. Chiesi a un sergente di comprarmi una bottiglia di acqua minerale per 500 lire, soldi che ero riuscito a nascondere. Ma il sergente ebbe pietà di me, e mi regalò una bottiglia. Lo fece però di nascosto, per non farsi vedere dagli altri carabinieri" (cfr. TMT1).

["All the prisoner; were tormented by lack of drinking water. I myself told a sergeant to buy me water for 500 liras from the money which I kept in secret, but the sergeant felt pity for me and brought me a bottle of water without accepting the money. When he did this, he was wriggling on his stomach, to avoid being seen by the Carabinieri"] (cfr. TMT1).

Il cibo consisteva in gallette.

Continua Michel Tessema: “Erano molti gli etiopi internati nel campo. 36 ore dopo il mio arrivo ci hanno caricato su dei camion, era mezzanotte, per portarci nella Somalia Italiana. Sentii un colonnello dire che i camion del convoglio erano oltre 800” (cfr. TMT1).

[In Dire Dawa there were many Ethiopians confined. After 36 hours, at midnight, we were put on trucks and taken to Italian Somaliland. I heard a Colonel saying that the trucks (lorries) in the convoy were more than 800] (cfr. TMT1)

Anche Michael Blatta Bekele Hapte rimane per tre giorni nel campo di Dire Dawa prima di essere deportato a Harar e poi, come del resto anche Michael Tessema, a Danane.

Secondo Michael Blatta Bekele Hapte, nessuno riusciva a dormire in quel campo, tra l'altro completamente infestato dalle cimici (Cfr. TMB1).

Infine, Imru Zelleke. Anch'egli fece “sosta” a Dire Dawa durante la sua deportazione verso Danane. Ricorda che, arrivato al campo di Dire Dawa al termine del viaggio da Addis Abeba durato diverse settimane, “molta gente si era già ammalata di malaria, diarrea e di altre malattie. Alle poche persone che avevano soldi fu permesso di andare sotto scorta a fare la spesa” (cfr. TIZ1).