Brazza - Località di internamento

Alla fine del 1942, sull'isola di Brazza (in croato Brač) - ma non è specificato in quale località - si trovano internati 144 ebrei profughi.

Secondo un documento della II Armata, l'internamento è stato disposto dal Governatorato della Dalmazia (vedi DKN04).

Di parere diverso è il comando del XVIII Corpo d'Armata. "Si precisa che gli ebrei nell'isola di Brazza sono quelli, che affluiti dalla Croazia nella Dalmazia italiana, sono stati concentrati nell'isola come disposto da questo comando con telescritto del 27 giugno u.s.; del 12 agosto u.s; del 20 agosto" (vedi DKN03). Si tratterebbe quindi di ebrei profughi espulsi dalla I zona (quella annessa all'Italia).

La polemica su chi abbia ordinato l'internamento degli ebrei sull'isola di Brazza avviene nel momento in cui il comando della II Armata, nell'ottobre del 1942, ordina l'internamento di tutti gli ebrei rifugiati nella II zona1.

Non sembra comunque che nella località di Brač si trovino ebrei internati. O perlomeno, Brač non è tra le località scelte dai militari per internare gli ebrei sull'omonima isola.

Infatti, a differenza delle altre località dell'isola (Sumartin, Postira, Bol, Nerežišća, Milna e Supetar), non compare mai negli elenchi sul numero degli internati redatto dal comando del XVIII Corpo d'Armata (vedi, ad esempio DVA36).

Un altro riferimento a Brazza come località di internamento - questa volta però di internati civili protettivi (non ebrei) - è contenuto in documento del 25 aprile 1943 (vedi DVA08). L'intendenza di Supersloda (Comando Superiore FF.AA. Slovenia-Dalmazia) chiede il trasferimento dei 50 internati protettivi concentrati a Brazzan (quasi sicuramente Brazza) al campo di concentramento di Monigo (Treviso).

Al momento non disponiamo di altre informazioni.

1 Per alcune informazioni sull'internamento degli ebrei profughi della II zona vedi la scheda di Sumartin, in particolare le note 1 e 2.