Garessio - Campo per prigionieri di guerra n. 43

In provincia di Cuneo, a Garessio è in funzione dall'ottobre del 1942 un campo della capienza di 330 posti per prigionieri di guerra ex ufficiali del disciolto esercito jugoslavo. Al campo viene assegnato il numero 43 (vedi DPG27).

Diversi mesi prima, esattamente il 5 aprile del 1942 (vedi DPG47), l'Ufficio prigionieri di guerra informa il Ministero della Guerra che è in via di costituzione "un campo di concentramento per 200 ufficiali pg. utilizzando gli alberghi 'Miramonti' e 'Giardino' in Garessio".

Tuttavia, i primi prigionieri sono presenti a Garessio solo nello specchio del 30 novembre 1942, quando nel campo sono internati  389 P.G. così suddivisi: 138 serbi, 14 croati, 107 sloveni, 47 albanesi e nuovi italiani, 54 montenegrini, 29 di altre nazionalità (vedi DPG26).

Quattro mesi dopo, pur restando sostanzialmente invariato il numero di prigionieri, la loro composizione "etnica" subisce alcune modifiche. Il 28 febbraio 1943 nel campo ci sono: 112 serbi, 24 croati, 22 albanesi, 80 montenegrini, 107 nuovi italiani (sloveni del territorio annesso all'Italia), 5 di altre nazionalità (bulgari - rumeni - ungheresi), e 33 tedeschi (probabilmente dei territori jugoslavi annessi alla Germania) (vedi DPG34).

Secondo il saggio di Renzo Amedeo (2001), un gruppo di 250 ufficiali ex jugoslavi arriva a Garessio il 6 ottobre 1942 proveniente dal campo di concentramento di Sulmona, e rimane presso l'albergo Miramonti fino all'8 settembre del 1943.

Sempre nel saggio di Amedeo (2001), pubblicato a cura dell'Istituto storico della Resistenza in Cuneo e provincia, è pubblicata una lista dei nomi dei prigionieri jugoslavi del campo N. 43, elenco redatto dall'ex prigionierio Spasoje M. Radovanovic' (vedi PGGA01) 

La ricerca sul campo P.G. N. 43 di Garessio è ancora in corso.