San Salvatore Monferrato - Località di internamento |
San Salvatore Monferrato (Alessandria) - Italia |
Tipo di campo |
Località d'internamento
|
Storia |
Nel comune di San Salvatore Monferrato vengono internate alcune delle famiglie deportate da Podhum in seguito alla strage del 12 luglio 1942 (oltre 100 persone fucilate), la completa distruzione del villaggio e l'internamento dell'intera popolazione (889 persone)1.
Non conosciamo con precisione il numero delle persone internate a San Salvatore Monferrato e neppure la data esatta del loro arrivo.
Il primo documento in cui si fa cenno agli "sfollati dalla frontiera orientale" internati in provincia di Alessandria è del 3 settembre 1942. Quel giorno il prefetto indirizza una lettera al Ministero dell'interno per far presente le difficoltà, anche di tipo economico, che i podestà dei piccoli comuni della provincia - tra i quali quello di San Salvatore - devono affrontare nel tentativo di dare una sistemazione alloggiativa agli internati (AC00004).
Qualche mese più tardi, esattamente il 22 dicembre, il sottosegretario del Ministero dell'interno Guido Buffarini Guidi ordina a tutte le prefetture del Piemonte di inviare presso il nuovo campo di concentramento da poco entrato in funzione in località Fraschette di Alatri (Frosinone), tutti i "congiunti di ribelli" affluiti nei mesi precedenti dalla frontiera orientale e internati nei diversi comuni della regione (AC00002).
Gli unici internati da non trasferire nel campo delle Fraschette di Alatri, conclude il sottosegretario Buffarini, sono quelli che nel frattempo hanno "trovato stabile occupazione" (AC00002)
Il 18 gennaio 1943 partono da San Salvatore Monferrato dirette ad Alatri 4 diverse famiglie per complessive 16 persone (AC00001). E' grazie a questo documento che conosciamo i loro nomi, la loro età e provenienza.
Tuttavia non tutte le famiglie provenienti da Podhum e internate a San Salvatore Monferrato vengono trasferite alle Fraschette di Alatri.
Probabilmente perché hanno trovato una "stabile occupazione", le sorelle Francesca e Caterina Ban risultano ancora presenti a San Salvatore nell'aprile del 1943, quando si rivolgono alle autorità fasciste nel tentativo di avere qualche notizia sulla sorte del loro padre che invece è stato trasferito il 19 gennaio al campo di concentramento delle Fraschette (AC01861).
Infine, un documento senza intestazione redatto in lingua inglese, che si riferisce probabilmente ad alcuni elenchi della Croce Rossa, riporta i nominativi di 69 persone ancora internate nei diversi comuni della provincia di Alessandria alla data del 15 agosto 1943 (AC02120).
Per quanto riguarda il comune di San Salvatore Monferrato, l'elenco riporta i nomi di 18 persone (compresi quelli delle sorelle Caterina e Francesca Ban). Tranne la famiglia di Valencic Giuseppe - che proviene da Postegnesca (Podstenjšek, frazione del comune sloveno di Ilirska Bistrica) - tutti le altre persone risultano nate a Podhum.
Secondo i documenti disponibili quindi, nel complesso gli internati "congiunti di ribelli" presenti a San Salvatore Monferrato sarebbero stati 34 (di cui 16 trasferiti a Fraschette di Alatri nel gennaio del 1943 e altri 18 ancora presenti a San Salvatore nell'agosto del 1943).
[scheda a cura di Andrea Giuseppini]
La nostra ricerca su questa località di internamento è ancora in corso Se hai informazioni, documenti, immagini o testimonianze riguardo questa località di internamento puoi scrivere a info@campifascisti.it |
note |
1. Sulla strage di Podhum si vedano Giacomo Scotti (2012), Alessandra Kersevan (2008), Costantino Di Sante (2005). On line è disponibile un saggio di Giacomo Scotti pubblicato su Patria Indipendente del 19 febbraio 2012
|
Risorse |
Documenti |
Testimonianze |
Bibliografia |
Disposizioni |
Links |