Ficulle - Località di internamento

Ficulle (Terni) - Italia
Tipo di campo
Località d'internamento

 

Storia

Nel settembre del 1942, il podestà di Ficulle fa presente al prefetto della provincia di Terni che i tre internati "congiunti di ribelli" sfollati dalla frontiera orientale assegnati al suo comune, sono del tutto sprovvisti di indumenti adeguati alla stagione invernale che sta per iniziare. A Matteo Reliac, Vincenzo Stipic e Gabriele Rosic - questi i nomi dei tre internati jugoslavi - si devono comprare scarpe, pantaloni, giubbe, camicie, ecc. Occorrono inoltre, conclude il podestà, anche tre pagliericci e altrettante coperte (AC00148).

 

Nel tentativo di evitare queste spese, l'Ispettorato per i servizi di guerra del Ministero dell'interno dispone che gli internati, anziché essere assistiti dal comune, vengano collocati in qualche "ricoverò di mendicità" della provincia di Terni. In cambio di vitto e alloggio, all'Istituto di ricovero verrà corrisposto un sussidio la cui entità è da concordare (AC00149).

 

Così, a partire dal primo novembre 1942, i tre civili internati a Ficulle come forma di rappresaglia nei confronti dei partigiani jugoslavi, vengono alloggiati presso la "Casa delle Divina Provvidenza di Ficulle". "La diaria da corrispondere al predetto istituto di beneficenza è di lire 8 per ognuno dei ricoverati" (AC00150).

 

Tuttavia, pochi giorni dopo il loro ricovero, anche la direzione della Casa di ricovero della Divina provvidenza di Ficulle fa presente che i tre internati sfollati dalla frontiera orientale "sono completamente sprovvisti di indumenti personali e calzature, rese ora indispensabili dal rigore della stagione invernale" (AC01904).

 

Davanti a un'altra richiesta e viste "le condizioni pietose" in cui si trovano gli internati, il Ministero dell'interno autorizza la spesa di lire 1.500 per l'acquisto degli indumenti a loro strettamente necessari (AC02126)

 

Dopo qualche mese, esattamente il 27 gennaio 1943, come sta avvenendo in tutte le altre provincie d'Italia dove si trovano internati i civili jugoslavi "congiunti di ribelli", anche in quella di Terni viene recapitato l'ordine di inviare tutti gli "sfollati" della frontiera orientale presso il nuovo campo di concentramento delle Fraschette di Alatri (AC00151).

 

I tre civili internati a Ficulle arriveranno al campo di concentramento delle Fraschette di Alatri 26 febbraio 1943

 

[a cura di Andrea Giuseppini]


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