Marone - Località di internamento

Marone (Brescia) - Italia
Tipo di campo
Località d'internamento 01/08/1942 15/02/1943
Fonte: AC00357 AC00354

 

Storia

APPUNTI PER LA SCHEDA

 

Castua - in croato Kastav - è una cittadina nei pressi di Fiume (Rijeka).  Dal territorio di questa località - annessa all'Italia dopo l'occupazione della Jugoslavia durante la seconda guerra mondiale - provengono tutti i sette internati del comune di Marone, in provincia di Brescia.

 

Si tratta di "congiunti di ribelli comunisti", deportati in Italia come forma di rappresaglia nei confronti dei partigiani jugoslavi (oppure perché i loro villaggi sono stati distrutti e incendiati).

 

I loro nomi ci sono noti grazie a un documento del marzo 1943 (vedi AC00357): Milena Tiblias, vedova Blasic, nata a Castua il 20/5/1885, capofamiglia; Francesca Tiblias, vedova Neferin, nata a Castua il 13/12/1887; Giuseppa Zeferin, nata a Scurigna (Skrad?) il 2/2/1914, nipote;  Valentino Scrobogna, nato a Scurigna il 2/11/1882, capofamiglia; Dusan Scrobogna, nato a Castua il 15/3/1922, figlio; Milena Dubrovic in Scrobogna (non si capisce bene il grado di parentela), nata a Minosotta (?) il 28/10/1922; e infine un bambino nato il 15/12/1941 a lei affidato, di nome Milivoi Jurcic.

 

In una data tra il 1 e il 15 febbraio del 1943, vengono tutti trasferiti dal comune di Marone al campo di concetramento Le Fraschette di Alatri, in provincia di Frosinone. Così ha stabilito il Ministero del'Interno (vedi AC00249). 

 

Al momento non disponiamo di altre informazioni. Per una relazione sugli internati in provincia di Brescia vedi AC00354  e l'elenco completo delle località di internamento della provincia di Brescia.

 


 
Risorse
Documenti

Documenti

Documenti

Testimonianze

Documenti

Bibliografia

Provvedimenti

Disposizioni

Links

Links

© TpS Topografia per la Storia: i materiali tutelati dalla legge sul diritto d'autore o concessi a TpS Topografia per la Storia dagli aventi diritto non possono essere riprodotti senza la nostra autorizzazione
Sostieni il progetto campifascisti.it