Gottolengo - Località di internamento |
Gottolengo (Brescia) - Italia |
Tipo di campo |
Località d'internamento
Fonte: AC00384 |
Storia |
APPUNTI PER LA SCHEDA
Come descritto dal prefetto di Brescia, Vincenzo Ciotola, nell'estate del 1942 in alcuni comuni della provincia si trovano 28 persone provenienti dalla provincia di Fiume che hanno chiesto la protezione dell'Italia contro l'attività dei ribelli stessi. Cioè 28 internati protettivi (vedi AC00353).
Alcuni di loro risiedono nel comune di Gottolengo. Lo sappiamo perché nel giugno del 1943 Maria Brnelich (o Bernelich), nata a Kukuljani (nell'entroterra di Fiume-Rijeka) nel 1896, ed internata in Italia perché ha chiesto la protezione contro i "ribelli", chiede alla prefettura di Brescia di essere trasferita presso il fratello Antonio Bernelich (o Brnelich), a sua volta internato presso l'asilo notturno di Cremona (vedi AC00384).
Il prefetto - nel chiedere informazioni alla prefettura di Cremona - specifica anche che Maria Brnelich attualmente convive a Gottolengo con la famiglia di un altro fratello, Rodolfo.
Il 21 luglio, la prefettura di Cremona esprime parere favorevole al trasferimento (vedi AC00385), specificando che Antonio Brunelic - fratello di Maria - "è occupato presso la Ceramica Frazzi e conduce vita discreta". Il Ministero dell'Interno autorizza il trasferimento (vedi AC00386).
Infine, nel dicembre del 1944, risultano ancora presenti a Gottolengo 6 ex jugoslavi internati protettivi. Questa volta il documento (vedi AC01620) ne indica anche i nomi. |
note |
La nostra ricerca sulle località di internamento è ancora in corso |
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