Vescovana - Località di internamento

Il 19 gennaio 1943, il prefetto di Padova Antonio Cesare Vittorelli chiede al Ministero dell'interno di trasferire altrove le 159 persone "soprattutto stranieri, ebrei ed originari dai paesi occupati dell'ex Regno di Jugoslavia", internati in vari comuni della provincia".

Dall'elenco che il prefetto allega a questa richiesta, a Vescovana risultano essere internate sei persone (AC00610)

Il successivo 6 febbraio, la Direzione generale per i servizi di guerra del Ministero dell'interno, dispone che "i congiunti di ribelli affluiti in codesta provincia [Padova] da quella del Carnaro siano fatti accompagnare al campo di concentramento Le Fraschette di Alatri" (AC00611).

Così, suddivisi in quattro diversi scaglioni (AC00612 AC01903 AC00613 AC00614, partiranno alla volta del campo di concentramento Le Fraschette di Alatri 60 "congiunti di ribelli" internati in nove diversi comuni della provincia di Padova.

Il 15 febbraio 1943, viene quindi trasferito da Vescovana ad Alatri l'interno nucleo di internati, vale a dire la famiglia di Matteo Ban e sua moglie Genoveffa assieme ai loro quattro figli: Rdenche, Bosica, Giovanni e Maria. Tutti risultano essere nati a Podhum1(AC01903).

La nostra ricerca su questa località di internamento è ancora in corso

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