Colle di Compito - Campo di concentramento RSI

Il campo di concentramento per internati politici di Colle di Compito, una frazione del comune di Capannori, viene istituito su ordine del Capo della provincia di Lucca (il prefetto) ed entra in funzione alla fine di novembre del 1943.

Per il suo allestimento, l'Ufficio tecnico ha redatto un progetto di ricostruzione e riadattamento dell'ex campo per prigionieri di guerra P.G. n. 60 (vedi planimetria in AC02099 e capitolato in AC02100).

Molti sono i lavori da eseguire perché, come si legge in una relazione del 20 dicembre 1943 "l'ex campo prigionieri di guerra in Colle di Compito, rimasto senza sorveglianza [dopo l'8 settembre 1943] per alcuni giorni, [è stato] fatto segno da parte d'ignoti a vandalico saccheggio (vedi allegato in AC02112).

In pratica, si tratta di rifare tutti i servizi, gli impianti e gli infissi, ricostruire due baracche in legno, nonché sistemare alcuni edifici in muratura. La spesa prevista è di lire 650.000. (AC02112).

I lavori - affidati alla ditta Vannucchi Vincenzo di Lucca - iniziano il 22 dicembre 1943 (AC2100).

All'interno del campo, pensato per circa 250/300 internati, opera – probabilmente con compiti di gestione e sorveglianza – la Guardia Nazionale Repubblicana, e in particolare il Battaglione T. M. “Mirio Ferrari”, comandato da tale Giuseppe Bartolini (AC2116).

Secondo lo studio svolto da Italo Galli (Galli, 2005), nel campo per internati politici di Colle di Compito vengono internati anche ebrei e detenuti comuni.

Nel giugno del 1944, dopo alcuni mitragliamenti aerei, il campo di Colle di Compito viene abbandonato e gli internati trasferiti a Bagni di Lucca (AC02103).