Morgnano - Campo per prigionieri di guerra n. 115 |
Morgnano, frazione di Spoleto (Perugia) - Italia |
Tipo di campo |
Campo per prigionieri di guerra
da maggio 1942
Fonte: DPG27 |
Storia |
Il campo di lavoro per prigionieri di guerra di Morgnano (o Cantiere Orlando), cui viene assegnato il numero convenzionale P.G. N. 115, entra ufficialmente in funzione nel maggio del 1942 (vedi DPG29).
L'apertura del campo fa seguito a una richiesta da parte della Società Anonima Terni di utilizzare prigionieri di guerra in lavori minerai (a Morgnano, località del comune di Spoleto, esistono delle miniere di lignite sfruttate dalle acciaierie di Terni).
Inizialmente vengono assegnati al campo di Morgnano 100 prigionieri di guerra provenienti dal campo P.G. N. 62 di Grumello del Piano, originariamente destinati alle miniere di Gavorrano (vedi PGGR02).
Visto che i prigionieri di guerra sono, almeno in parte, destinati a lavorare sotto terra - un tipo di lavoro proibito dalle Convenzioni di Ginevra sul trattamento da riservare ai prigionieri di guerra, regole ratificate anche dall'Italia nel 1930 -, viene raccomandato che nel gruppo di internati destinati a Morgnano sia inclusa anche una percentuale del 25% di volontari (vedi sempre PGGR02).
Il primo giugno del 1942 - dagli inziali 100 - i prigionieri di guerra nel campo P.G. N. 115 diventano 297, tutti classificati come ex jugoslavi, e così suddivisi: 130 serbi, 51 montenegrini, 70 albanesi italiani o annessi (sloveni della provincia di Lubiana), 42 croati e 4 di altre nazionalità (bulgari o ungheresi o sloveni) (vedi DPG10).
Lo specchio del 30 novembre 1942 relativo al campo P.G. N. 115 registra l'arrivo di altri 177 prigionieri (tutti ex jugoslavi, tranne uno classificato come mediorientale) (vedi DPG25 e DPG26).
Questo ulteriore incremento si può quasi certamente spiegare con l'apertura del Distaccamento di lavoro di Marsciano, dipendente dal campo base di Morgano .
Su domanda dell'azienda Pio Briziarelli & Figli, l'Ufficio Prigionieri di Guerra autorizza l'assegnazione di 200 internati da adibire alla fabbricazione di laterizi presso lo stabilimento di Marsciano, "previa la costituzione di un campo di lavoro nella località ritenuta più idonea allo scopo" (vedi PGMR01).
Purtroppo, i dati sul numero di prigionieri di guerra che lo Stato Maggiore dell'Esercito diffonde ogni quindici giorni, non sono suddivisi anche per Distaccamenti di lavoro, cioè il numero dei prigionieri di guerra è relativo solo al campo base da cui i distaccamenti dipendono.
Quindi, quello che al momento possiamo limitarci a fare, è fornire gli ultimi dati disponibili della nostra ricerca, quelli relativi al 31 marzo 1943. In quel giorno, al campo di Morgnano risultano presenti (compresi quindi i prigionieri di guerra assegnati al distaccamento di Marsciano) 499 P.G. così suddivisi: 228 serbi, 105 albanesi, 50 croati, 50 sudafricani bianchi (arrivati proprio nel corso del mese di marzo 1943), 48 montenegrini, 12 nuovi italiani, 2 mediorientali, 1 sloveno e 3 di altre nazionalità (vedi DPG35 e DPG36).
Non sappiamo quasi nulla sulle condizioni di vita e di lavoro nel campo di Morgnano. Molto probabilmente devono essere state piuttosto dure se, nel febbraio del 1943, viene chiesto di trasferire i prigionieri "ammalati ed invali o comunque non in grado - per effetto del loro deperimento organico - di essere impiegati in lavoro" dal campi di Morgnano e Ruscio al campo per prigionieri di guerra P.G. N. 62 di Grumello del Piano (vedi DRU04).
In questa occasione, l'Ufficio Prigionieri di Guerra dello Stato Maggiore del Regio Esercito, opera una sorta di "ristrutturazione" di questi due campi di lavoro umbri. Viene disposto che i prigionieri di guerra del campo N. 117 ancora in grado di lavorare, siano inviati al campo N. 115. Che al campo 117 siano assegnati internati civili di nazionalità montenegrina prelevati dal campo per internati civili di Colfiorito. E infine stabilisce che il campo N. 117 (a questo punto diventato campo di lavoro per internati civili) sia strutturato come un Distaccamento del campo per prigionieri di guerra P.G. 115 (vedi DRU04).
In questo modo si viene a creare un campo di lavoro per internati civili (N. 117) che dipende da un campo di lavoro per prigionieri di guerra (N. 115). Di fatto una nuova tipologia di campo di concentramento, almeno dal punto di vista amministrativo.
Al momento non disponiamo di altre informazioni riguardo al campo di lavoro per prigionieri di guerra di Morgnano. |
note |
La ricerca sui campi italiani per prigionieri di guerra è ancora in corso (novembre 2012).
Le informazioni qui riportate sono tratte da alcuni documenti conservati presso l'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito e riguardano solo il periodo che va da marzo 1942 a marzo 1943.
I dati di questa scheda sono quindi incompleti e ancora da verificare. |
Risorse |
Documenti |
Testimonianze |
Bibliografia |
Nardelli, Dino Renato e Pregolini, Luca 2014 Impiegati in lavori manuali. Lo sfruttamento dei prigionieri di guerra e degli internati civili slavi nei campi di concentramento in Umbria |
Disposizioni |
Links |