Adro - Località di internamento |
Adro (Brescia) - Italia |
Tipo di campo |
Località d'internamento
30/08/1942 15/10/1942
Fonte: AC00364 AC00367 |
Storia |
APPUNTI PER LA SCHEDA
Il comune di Adro è una delle località scelte dalla prefettura di Brescia per internare i congiunti dei ribelli deportati dai territori occupati o annessi della Jugoslavia (per un riassunto complessivo della situazione degli internati in provincia di Brescia vedi AC00353 e l'elenco completo delle diverse località di internamento) .
In particolare, ad Adro sono state destinate sei persone (di cui non conosciamo l'identità) che - per mancanza di stanze ammobiliate da prendere in affitto - sono state sistemate in alcuni locali privi però di mobilio, e quindi alloggiate "provvisoriamente con paglia e brande di fortuna" (vedi AC00364).
Così, Giancarlo Toscani, podestà del comune di Adro, chiede al Ministero dell'Interno di poter procedere all'acquisto di mobili e suppellettili (vedi sempre AC00364).
Mentre la Prefettura di Brescia esprime parere favorevole a questa richiesta (vedi AC00365), l'Ispettore per i Servizi di Guerra del Ministero dell'Interno, il prefetto Giuseppe Stracca, segnala che, nella provincia di Brescia sono disponibili ben 133 posti nei ricoveri di mendicità ed altri istituti, dove si possono - con minor spesa - inviare i sei internati di Adro (vedi AC00366, e come altro esempio simile il caso degli internati del comune di Toscolano Maderno).
Così, verso la metà ottobre del 1942, la prefettura di Brescia dispone il trasferimento degli internati di Adro presso il Ricovero Vecchi di Pisogne (vedi AC00367). |
note |
La nostra ricerca sulle località di internamento è ancora in corso (2013) |
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