Fiuggi - Località di internamento

Fiuggi (Frosinone) - Italia
Tipo di campo
Località d'internamento

 

Storia

[scheda a cura di Andrea Giuseppini] 

 

Gli anglo-maltesi sfollati dalla Libia

 

Montecatini, Fiuggi e Bagni di Lucca sono le tre località scelte dal Ministero dell'Interno per alloggiare temporaneamente gli stranieri residenti in Libia cui, per motivi di ordine militare e politico, viene imposto di abbandonare il paese (vedi AC01057).

 

Il 22 gennaio 1942 giungono a Fiuggi circa 340 persone di nazionalità anglo-maltese sfollate da Tripoli (vedi AC01020 e AC01021).

 

Gli sfollati – talvolta indicati come “internati” – vengono alloggiati presso l'ex Grande Albergo, una struttura chiusa da oltre dieci anni. Da un'ispezione sanitaria compiuta nei giorni 22 e 23 febbraio 1942 veniamo a sapere: che a quella data gli sfollati anglo-maltesi sono 359 di cui 218 adulti e 141 bambini; che la struttura in cui sono ospitati è carente per pulizia e fornitura di acqua; che l'albergo è privo di riscaldamento; e infine che gli anglo-maltesi si sono lamentati della qualità del vitto loro fornito (vedi AC00698).

 

La maggioranza degli sfollati è costituita da famiglie di pescatori e artigiani (imbianchini, carpentieri, elettricisti, ecc.) (vedi AC00699). Alcuni anglo-maltesi ricevono un sussidio da parte del governo inglese, ma vi sono anche “due donne iscritte al fascio e diverse famiglie con figli iscritti nelle organizzazioni giovanili del Regime e qualcuno con componenti combattenti nel nostro Esercito” (vedi AC00700).

 

A metà marzo 1942 giungono dalla Libia a Fiuggi altri 91 anglo-maltesi (vedi AC01002), cui se ne aggiungono, nel corso del mese successivo per trasferimento da Montecatini, altri 250 (vedi AC00923, AC00924 e AC00990).

 

Come risulta dalle ricevute, gli oltre 700 anglo-maltesi sono alloggiati in almeno otto diverse strutture alberghiere, anche se la maggior parte di loro (circa 400 persone) si trova presso l'ex Grande Albergo della cittadina (vedi AFR0011).

 

In un primo momento, le autorità italiane emanano delle direttive in base alle quali gli anglo-maltesi già residenti in Libia non sono da sottoporre al regime dell'internamento essendo da considerarsi, dal punto di vista delle cittadinanza, “italiani non regnicoli” (vedi AC00906). Successivamente, le stesse autorità stabiliscono però che è necessaria “una accurata discriminazione di quegli elementi maltesi che dimostrino, o per aperta dichiarazione o sotto altre forme, di essere e considerarsi spiritualmente legati alle sorti dell'Inghilterra” (vedi AC00715), per concludere infine che coloro i quali avranno “dimostrato irriducibili sentimenti di attaccamento all'Inghilterra” saranno sottoposti al regime dell'internamento (vedi AC00716).

 

L'opera di discriminazione tra gli anglo-maltesi alloggiati a Fiuggi si svolge nel corso del mese di giugno e porta alla compilazione di tre elenchi nominativi per complessive 616 persone “sicuramente di sentimenti anti-italiani” di cui si chiede l'internamento (vedi AC00973, AC00968 e AC00844).

 

D'altra parte, che la quasi totalità degli anglo-maltesi trasferiti a Fiuggi fosse avversa all'Italia, era noto da tempo. Così scrive ad esempio il prefetto di Frosinone il 10 maggio 1942: “I sentimenti antitaliani manifestati apertamente da quasi tutti gli sfollati anglo-maltesi residenti a Fiuggi, il possesso di cospicue somme di denaro delle quali essi si servono per acquistare, anche di contrabbando, qualsiasi commestibile esistente in luogo; il loro fare altezzoso hanno creato nella popolazione fiuggiana, in un primo tempo, irritazione ed antipatia contro gli indesiderabili ospiti, al momento attuale odio e disprezzo: odio perché considerati nemici della Patria nostra; disprezzo perché ritenuti affamatori della popolazione” (vedi AC00718).

 

Tuttavia, a causa della scarsità dei posti disponibili nei campi di concentramento, l'internamento vero e proprio avrà inizio solo nei primi giorni di ottobre 1942, quando sarà disponibile il nuovo campo in costruzione in località Le Fraschette nel comune di Alatri (vedi AFR0036).

 

Nel frattempo a Fiuggi si sono verificati alcuni nuovi arrivi – un gruppo di 17 anglo-maltesi trasferiti da Bagni di Lucca per ricongiungimento familiare (vedi AC01440) –, e alcune partenzesei famiglie trasferite nei comuni di Fanano e Pievepelago in provincia di Modena (vedi AC00825 e AC00826).

 

Inoltre, tra maggio e settembre del 1942, almeno otto anglo-maltesi presenti a Fiuggi vengono – in momenti e per motivi diversi – internati nel campo di concentramento di Corropoli: Lazzaro Greg (vedi AC01425), Giuseppe Muscat (vedi AC01501), Natalino Aquilina (AC01029) e Francesco Darmanin (AC01352) con accuse che vanno dallo spionaggio ai sentimenti filo-inglesi; Giuseppe Darmanin (vedi AC01361) per punizione dopo una lite con alcuni maltesi di sentimenti filo-italiani; Salvatore Meilach (vedi AC00859) per una protesta contro la qualità del cibo; Agostino Farrugia (vedi AC00870) in quanto pericoloso “intellettuale”; Pierino Loriente e Carlo Zarafa perché accusati “il primo, di offese all'onore del Capo del Governo ed il secondo di scritte anti italiane” (vedi AC01443).

 

 

Come detto, i primi internati a giungere nel nuovo campo di concentramento Le Fraschette di Alatri l'1 ottobre 1942 sono proprio sessanta anglo-maltesi provenienti da Fiuggi (vedi AFR0033). Alla data del 10 ottobre risultano internati alle Fraschette tutti i 616 sfollati libici i cui nomi compaiono nei primi tre elenchi delle persone classificate come di sentimenti contrari all'Italia. Secondo il prefetto di Frosinone, sopo questi trasferimenti restano ancora alloggiati a Fiuggi 170 anglo-maltesi di cui 96 filo inglesi, e perciò da internare (vedi AC00865). Ordine che viene eseguito circa un mese dopo, il 7 novembre 1942 (vedi AC00860).

 

A partire dal mese di dicembre 1942, gli anglo-maltesi che ancora risiedono a Fiuggi, vale a dire circa 80 persone, risultano alloggiati presso tre diversi alberghi (Albergo Sabatino, Albergo Santa Chiara e Albergo Leon d'Oro, vedi AFR0013).

 

Questa situazione, vale a dire la presenza di un piccolo numero (tra le 70 e le 80 persone) di anglo-maltesi alloggiati a Fiuggi, evidentemente considerati di sentimenti favorevoli all'Italia, sembra protrarsi almeno fino alla fine del mese di ottobre del 1943 (vedi rendiconti spese in AFR0002).

 

Successivamente a tale data, le informazioni disponibili sono pochissime.

 

Un documento del 6 luglio 1944 del comune di Fiuggi riferisce che “nel periodo 17 giugno - 7 luglio 1944” sono state erogate lire 17.850,00 quale “sussidi […] a favore degli sfollati tripoli, sudditi britannici” (vedi AFR0009).

 

Della fine di luglio 1944 è invece un documento con cui la Polizia di sicurezza del Comando Germanico con sede a Verona chiede al Ministero dell'Interno della Repubblica di Salò informazioni su diversi internati stranieri in Italia di cui fornisce un elenco nominativo diviso per nazionalità (vedi AC01665). L'elenco numero 6 è quello relativo a “Maltesi. Lista di fuoriusciti britannici di origine maltese, naviganti, internati a Fiuggi e trasferiti altrove”. L'elenco, redatto dalla Polizia tedesca, contiene i nomi di 73 anglo-maltesi di cui circa una sessantina sarebbero già stati – sempre a dire del Comando tedesco – “probabilmente trasferiti in Germania”.

 

 

Altri internati a Fiuggi 

 

Certa è la presenza a Fiuggi di un piccolo numero di internati ebrei stranieri.

A partire dal 3 novembre 1941, Alfred Grychendler risulta riceve il sussidio destinato agli internati indigenti. Sussidio che viene assegnato alla fine dello stesso mese dal comune di Fiuggi anche a Natalia Dubrowitz (vedi AFR0027). Il mese successivo, a partire dal 14 dicembre 1941, tra i sussidiati troviamo anche Oskar Neumann e Ida Glancz (vedi AFR0028). Con l'inizio del 1942 ai quattro ebrei stranieri internati a Fiuggi si aggiunge – ma il suo nome è presente solo nei resoconti dei primi tre mesi dell'anno – anche il polacco Wolf Maurer (vedi AFR0025).

 

Secondo Anna Pizzuti (www.annapizzuti.it) nessuno di questi cinque ebrei stranieri internati per un periodo a Fiuggi viene deportato in Germania dopo l'8 settembre 1943.

 

Tra gli stranieri sudditi di stati nemici internati a Fiuggi risulta anche il nome di un cittadino di nazionalità dominicana, Antonio Ramon Parevez. Il suo nominativo compare tra quelli che ricevono il sussidio nel mese di gennaio 1941 (vedi AFR0025) e risulta ancora presente come unico sussidiato nel mese di luglio 1945 (vedi AFR0030).

 

Su proposta della prefettura di Trieste, il 25 agosto 1942 viene internata a Fiuggi la cittadina italiana (allogena) Giovanna Fidel (AC01978). Nata a Cal di San Michele di Postumia (Šmihel) il 30 dicembre 1900, Giovanna Fidel in Gherdina è sospettata di “svolgere attività antinazionale e di favorire affiliati alle note bande operanti nella zona carsica” (AC01977).

 

In seguito a diverse richieste e suppliche (vedi, tra le altre, la lettera scritta a Mussolini dalla figlia in AC01983), Giovanna Fidel viene prosciolta dall'internamento che stava scontando a Fiuggi e nel marzo del 1943 rientra a Trieste (AC01982).

 

Una storia simile a quella di Paola Primc. Nata nel 1913 a Topolza di Villa del Nevoso (Topolc di Ilirska Bistrica) è ritenuta dal prefetto di Trieste Tullio Tamburini una “temibile slava, sospetta di connivenza con elementi delle note bande dei ribelli […]. Si propone che la stessa sia allontanata da questa zona e avviata in un comune d'internamento” (AC02017).

 

Su ordine del Ministero dell'interno, Paola Primc viene internata a Fiuggi, dove arriva l'1 novembre 1942. Senonché, per il fatto di avere due figlie in giovane età e soprattutto perché, come viene fatto notare da più parti (vedi, ad esempio AC02023), il marito - Giuseppe Amato - è un marinaio italiano catturato e fatto prigioniero di guerra dagli inglesi, il duce decide di concederle la grazia e di proscioglierla dall'internamento (AC02021).

 

Più movimentata è invece la vicenda dell'internamento a Fiuggi di un'altra donna. Desanka Radonic, di origine serbe ma nata a Dubrovnik il 30 aprile 1922, viene descritta dall'Alto commissario di Lubiana Emilio Grazioli come “persona scaltra, parla correttamente diverse lingue, fra cui quella italiana, e cerca preferibilmente la compagnia di ufficiali italiani. Per tutto ciò è da ritenere persona oltre che di pessima condotta morale, sospetta anche in linea politica “ e perciò da internare (AC02044).

 

Desanka Radonic arriva a Fiuggi il 24 novembre 1942 (AC02045).

 

Durante la sua permanenza nella cittadina, Radonic viene nuovamente arrestata e condannata per un furto commesso ai danni di uno sfollato anglo-maltese (AC02046). Dopo la scarcerazione, nell'agosto del 1943, il prefetto di Frosinone - che accusa Desanka Radonic anche di praticare la prostituzione clandestina - propone di inviarla al campo di concentramento Le Fraschette di Alatri (AC02047).

 

Dove però non sarà mai internata. Infatti, da un documento del marzo 1944 (AC02043) veniamo a sapere che su richiesta del comando militare, Desanka Radonic è stata liberata dal campo di concentramento di Fossoli di Carpi e consegnata al sottufficiale tedesco Erich Schmidt.


 
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