Botticino - Località di internamento

Botticino (Brescia) - Italia
Tipo di campo
Località d'internamento 17/11/1942 15/02/1943
Fonte: AC00350 AC00359

 

Storia

APPUNTI PER LA SCHEDA

 

Presso la casa di ricovero (o istituto analogo) del comune di Botticino in provincia di Brescia, viene internata Brenic (o Brnich) Elena, nata Pothum (Podhum?) nel 1865, casalinga, con suo figlio Stanislao Grabar, nato a Pothum (Podhum) nel 1904 (vedi AC00357 e AC00350).

 

L'anziana donna e suo figlio sono due degli 81 internati deportati in Italia dall'Ispettorato per i Servizi di Guerra del Ministero dell'Interno nell'estate del 1942 e assegnati alla provincia di Brescia (vedi AC00353, e l'elenco delle diverse località di internamento della provincia di Brescia).

 

Come si vede dal luogo di nascita, Elena Brenic e suo figlio provengono dalla cittadina di Podhum (nei documenti italiani quasi sempre chiamata Pothum), teatro di una tra le più violente stragi per rappresaglia compiute durante l'occupazione italiana della Jugoslavia: oltre 80 uomini e ragazzi fucilati e 800 civili deportati in Italia (citare qualche fonte).

 

Al loro arrivo in Italia, Elena Brenic (o Brnich) e suo figlio vengono destinati - assieme ad altre due famiglie - al comune di Toscolano Maderno (vedi AC00348). 

 

In seguito alle disposizioni del Ministero dell'Interno (vedi AC00349), vengono trasferiti presso un istituto di ricovero (per anziani o per persone povere) del comune di Botticino (vedi AC00350).

 

Non sappiamo nulla sulle condizioni di vita di Elena Brenic e suo figlio Stanislao Grabar durante il loro soggiorno a Botticino.  Tranne che non è destinato a durare a lungo, Infatti, il 20 gennaio del 1943, il sottosegretario agli interni Guido Buffarini Guidi ordina che tutti i congiunti di ribelli (tranne quelli che hanno trovato stabile occupazione) internati nei diversi comuni delle provincie del nord Italia siano immediatamente fatti accompagnare al campo di concentramento Le Fraschette di Alatri in provincia di Frosinone (vedi AC00249) .

 

Il 25 gennaio, il prefetto di Brescia comunica le date dei trasporti degli internati (56 persone divise in cinque gruppi) verso il campo di concentramento di Alatri (vedi AC00359), e, in un documento successivo alla loro partenza, indica anche tutti i loro nomi e le località del loro precedente internamento (vedi AC00357).  Alla fine della seconda pagina dell'elenco, compaiono i nomi di Elena Brnich e di suo figlio Stanislao Grabar.


note

La nostra ricerca sulle località di internamento è ancora in corso (2013)


 
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