Idro - Località di internamento

Idro (Brescia) - Italia
Tipo di campo
Località d'internamento 15/08/1942 15/02/1944
Fonte: AC00357

 

Storia

APPUNTI PER LA SCHEDA

 

Nel comune di Idro in provincia di Brescia vengono inviate all'internamento due famiglie deportate dalle provincie annesse della Jugoslavia (probabilmente dalla provincia di Fiume) (vedi AC00357).

 

La prima famiglia è composta da Francesco Ban (74 anni), da sua moglie Maria Renjac (63 anni) e dalla loro figlia Darinka (27 anni). 

 

L'altra famiglia è più numerosa. E' composta da Giovanni Ban (vedovo di 71 anni), da sua figlia Giuseppa (40 anni) e dal genero Pietro Rundic (41 anni). Giuseppa e Pietro hanno tre figli, tutti internati con loro a Idro. Si chiamano Giovanni (12 anni), Stanislao (9 anni) e Pietro (7 anni).

 

Molto probabilmente, ma non lo sappiamo con esattezza, queste persone sono arrivate a Idro nell'agosto del 1942, assieme a molti altri internati dislocati in diversi comuni della provincia di Brescia (vedi AC00353  e l'elenco completo delle diverse località di internamento).

 

Al momento non disponiamo di informazioni sulle condizioni di vita degli internati jugosavi nel comune di Idro.

 

Sappiamo però che nel gennaio del 1943, quando il Ministero dell'Interno ordina al prefetto di Brescia di inviare tutti gli internati presso il campo di concentramento Le Fraschete di Alatri (vedi AC00249), da questo trasferimento vengono escluse le due famiglie internate a Idro (vedi AC00357). Infatti, come stabilito dallo stesso Ministero, sono escluse dal trasferimento gli internati che nel frattempo hanno trovato stabile occupazione. E questo è il caso - come scrive il prefetto di Brescia - di Darinka Ban, e di Pietro Rundic e sua moglie Giuseppa Ban

 

L'ultimo documento sugli internati di Idro è l'annuncio di una nascita (vedi AC00371) datato 26 febbraio 1944 (quindi nel periodo della Repubblica Sociale Italiana). Il capo della provincia di Brescia informa che il giorno 15 febbraio 1944 Giuseppa Ban - internata a Idro - ha "dato alla luce un bambino di di sesso maschile, cui è stato imposto il nome di Silvestro. E' stato disposto che a partire dal 15 detto venga corrisposto al neonato il prescritto sussidio".


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